Quest’anno come slogan per Pontida (l’annuale raduno della Lega) è stato utilizzato: “A difesa delle libertà”, apparso su ogni manifesto dietro al palco. Si sono detti pronti a difendere la libertà, poi in realtà sono i primi che la limitano, sono i primi a tarparle le ali, a chiuderla in dei “recinti” prefissati. Perché?

Partiamo dall’idea che la libertà non esiste nella natura dell’essere umano, nessuno è libero di fare come vuole perché o limitato dalle leggi o dalla morale pubblica, quindi di fatto non ci sarai mai una libertà pura, ma ciò andrebbe aggiunto molto altro.

Per questo articolo mi soffermo su un tema in particolare: la famiglia.

Essa spesso è entrata nella cronaca negli ultimi decenni e giorni. Le destre considerano la famiglia come quella che loro chiamano “tradizionale” dunque: una madre etero, un padre etero e dei figli etero.

Questo tipo di concetto limita la libertà degli stessi componenti della famiglia, costretti a rientrare in dei canoni imposti da una società poco evoluta. Prima si dicono pronti a difendere la tanto agognata libertà e poi sono i primi a limitarla; per essere coerenti con la libertà che tanto decantano, dovrebbero essere i primi a concedere qualsiasi tipo di famiglia, purché in essa ci sia amore. Dovrebbero essere i primi ad accettare qualsiasi tipo di orientamento sessuale, qualunque tipo di libertà non solo sessuale bensì qualsiasi tipo di libertà si intenda. Invece loro prefigurano e limitano la famiglia a quella che prima ho descritto.

Non dovevano essere i difensori delle libertà?

Quindi in fondo e neppure tanto in fondo loro non difendono alcun tipo di libertà, non sono i paladini della libertà. In loro non vi è alcunché della spinta che diede forma pensiero che portò alla rivoluzione francese: Liberté, Égalité, Fraternité (anzi mi fa strano che una destra usi parte dello slogan della rivoluzione francese).

La famiglia come concetto in sé non esiste, in analisi grammaticale non dovrebbe essere un nome concreto, ma astratto.

La famiglia come loro la intendono, non è altro che una convenzione giuridica e la famiglia che loro intendono oggi, non era la famiglia di secoli fa e poteva essere molto diversa da quel loro nucleo familiare.

La famiglia per me deve essere qualsiasi nucleo in cui c’è amore, non importa come sia costituita e lo Stato non deve ledere la mia libertà personale, né tantomeno violare la mia vita personale ed entrare a gamba tesa nella privacy; non può e non deve essere l’ente promotore di discredito nei confronti di qualcuno solo perché diverso. Lo Stato deve accogliere tutti, indiscriminatamente, non deve interessarsi di ciò che la persona fa nel suo privato, purché non violi la legge commettendo gravi delitti o gravi pene. Lo Stato deve essere uno Stato liberale. Violando la mia libertà e la mia autodeterminazione, si sta quasi offendendo la Costituzione Italiana, si sta quasi commettendo una violazione della costituzione.

La famiglia può essere qualunque cosa e le combinazioni sono pressoché infinite.

Qui faccio qualche esempio: madre, padre e figli; madre, madre, figli; padre, padre, figli (i figli possono avere qualsiasi orientamento sessuale); coppia di qualsiasi orientamento sessuale senza figli; coppia senza figli ma con animali (qualsiasi animale); coppia con figli e animali (coppia e figli con qualsiasi orientamento sessuale e qualsiasi animale); persona e animale; persona senza figli ma con un grande famiglia allargata comprendente amici e famigliari, coppia con figli adottati (entrambi con libero orientamento sessuale); coppia con figli procreati da altri (entrambi con libero orientamento sessuale); coppia con figli nati dalla inseminazione assistita, e così via.

Spesso si sostiene che basta guardare la natura per capire che tipo di famiglia sia “normale”, fa sorridere, perché se esiste qualcosa di più “anormale” è proprio la natura in quanto essa è molto più libera di quanto si crede: in natura esistono animali ermafroditi, quindi essi possono essere sia maschi che femmine a seconda dell’occasione possono decidere cosa essere. Anzi forse proprio grazie a ciò riescono a sopravvivere di più e meglio in natura. Esistono casi tra i rettili in cui è stato osservato che tartarughe, ma anche coccodrilli, possono generare figli anche senza un partner, essere dunque delle madri con figli senza padre.

Non esiste libertà neppure quando, pensando alla famiglia, spesso siamo portati a immaginare nel nostro inconscio, una madre, un padre e dei figli

non prendendo in considerazione che ora la famiglia può essere molto diversa, la famiglia più che essere associata ad un’immagine dovrebbe essere associata ad un sentimento: all’amore, oppure ad un abbraccio, ad un bacio, ad una coccola, ad una persona. La famiglia non esiste, è una pura invenzione giuridica.

Famiglia è dove c’è un amore forte.

Mi basta questo per considerare una famiglia tale, mi basta che loro si identificano in una famiglia e che loro si sentano una famiglia. Non posso dire questa è una famiglia, quest’altra non è una famiglia perché non è come la intendo io o perché è diversa dalla mia anche se in quella c’è amore. Il mondo deve essere accogliente per qualsiasi forma di diversità, non solo sessuale.

Il mondo deve amare la “diversità”, perché nella natura ciò che consente la sopravvivenza è la diversità genetica. La diversità è necessaria per la sopravvivenza di ogni specie, anche quella umana. Basti pensare ai faraoni i quali accoppiandosi tra consanguinei non hanno avuto altro che gravi problemi di salute. La diversità è vita, l’uguaglianza porta soltanto a gravi conseguenze financo la morte. Ben venga ogni forma di diversità, perché ogni diversità è un arricchimento del patrimonio genetico e in altri termini ogni diversità è un arricchimento personale, psicologico, mentale. Il mondo si basa sulla diversità.

Spesso diamo delle categorie rinchiudiamo le persone in gabbie,

senza sapere che in questo mondo tutto è relativo. Tutto è relativo, perché ciò che è giusto per me è ingiusto per l’altro, quindi non possono esistere categorie mentali e la famiglia come le destre la intendono non è altro che una categoria mentale, ma ogni categoria mentale è relativa quel tipo di categoria funziona bene solo per loro e magari in quella categoria non c’è neppure amore. L’amore come detto prima deve essere il pilastro su cui deve reggersi la famiglia, deve essere il fondamento del palazzo, della vita.

Senza amore non c’è vita, perché dove non c’è amore c’è odio e l’annichilimento della vita.